VINILI CHE PASSIONE! by Bianca

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Ciao, sono Bianca, e sono ritornata per raccontarvi della coinvolgente raccolta di storie che è l’album “Dalla” di Lucio Dalla. Ricordate? Vi avevo promesso qualche buon consiglio d’ascolto qualche settimana fa, quindi mettetevi comodi e fate questo viaggio con me.

d88a33969022a2e295f156cda08c390f_origUn cappello scuro, sormontato da un paio d’occhiali rotondi e due occhi curiosi rivolti verso l’alto, tutto rigorosamente in bianco e nero: questa è la copertina dell’album uscito nel 1980. Tutto comincia con “Balla balla ballerino”, una canzone ritmata e coinvolgente (probabilmente una delle poche che mi porta a ballare saltando sul letto), che racconta di questo ballerino che balla per i violenti, per i sofferenti, per i cuori, nonostante la pistola puntata e il tempo che corre veloce come un treno. Di seguito ci sono: “Il parco della luna” – una giostra dell’infanzia con Sonni Boi e la sua donna Fortuna, “La sera dei miracoli” – ambientata nei vicoli di Roma, che ti fa sentire come se fossi davvero lì a guardare le piazze, i giardini, la gente nei bar, gli innamorati, e ad ascoltare qualcuno che con la bocca fa a pezzi una canzone; “Mambo”– una storia d’amore agrodolce con un’ironia surreale, dove si sente il rimpianto di non aver dormito per una settimana e lo sbattere della porta con dentro la mano dell’innamorato.
Così finisce il lato A, mentre il lato B riparte subito con “Meri Luis” – il susseguirsi di diverse storie che si concludono con chi ha scelto di fermarsi a guardare la vita passare o chi ha rincorso quel treno. Dopodiché c’è “Cara” – un testo malinconico con un po’ di pentimento, e una melodia avvolgente cullata dal piano, come a simulare il movimento delle ali della farfalla che vuole volare lontano, o il vento che tira in un posto del cuore. Successivamente la canzone “Siamo Dei” – che interroga delle ottuse Divinità sul senso della vita. Infine l’attesissima “Futura” – la canzone che è entrata a far parte della nostra cultura, e che ha un’affascinante storia dietro: era nata come sceneggiatura, a Berlino. Seduto su una panchina scrisse la storia di due amanti, uno di Berlino Est e l’altro di Berlino Ovest che si interrogano su possibilità e paure del futuro.

L’intero disco è un viaggio a ritroso in un tormentato percorso sentimentale, un destino che fa paura, un viaggio fatto di malinconie e di solitudini: “A metà strada tra Ferrara e la luna”.

In questa raccolta di 8 appassionanti canzoni è difficile identificare la mia preferita, ma ammetto che “Cara” ha un posto speciale nel mio cuore. L’ingenua e giovane donna con tanti capelli, che mangia il gelato mentre l’innamorato sta morendo per lei, che vuole seguire il proprio istinto anche se ha paura di andare troppo lontano, ma allo stesso tempo non vuole rinunciare alla sua libertà e, dall’altra parte, l’uomo che la ama, che prova anche lui a volare, ma si accorge che lei ormai se n’è andata. Allora prova a nascondere il suo dolore con un sorriso e, alla fine, accetta il tutto dicendo: “E così sia”.

Posso solo aggiungere che hanno suonato in questo album musicisti veramene importanti, come Ron (pianoforte, chitarra acustica e cori), Ricky Portera (chitarra elettrica, acustica e cori), Marco Nanni (basso), Giovanni Pezzoli (degli Stadio -batteria), Aldo Banfi (synth), Gaetano Curreri (degli Stadio – tastiera), Cecco la Notte e Paolo Del Conte (chitarra acustica). Insomma, non poteva che uscire un capolavoro, vero?

Alla prossima settimana, buona musica a tutti!

Bianca

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