INSIDEOUT a EXPO MILANO 2015

INSIDEOUT REDAZIONE EXPO
(da sn) Barbara Favaro, Giovanni Boscaini, Sofia Mendini, Lorenzo Seneci, Chiara Robazzi, Sara Smith, Filippo Barba, Francesco Mulas; Silvia Pagliuca, Andrea Pianalto (seduti).

 

Domenica 7 giugno 2015 alle ore 15.00, una parte della redazione di InsideOut era al Vivaio Scuole del Padiglione Italia per presentare al pubblico il progetto podcast come eccellenza nella scuola.

E’ stato emozionante per tutti noi, la celebrazione di due anni di lavoro serio svolto con passione e impegno. Il nostro VideoManifesto è riuscito ad attirare l’attenzione delle persone di passaggio, a farle fermare, a farle riflettere: questo è il senso del nostro lavoro, esattamente.

VIVAIO SCUOLE-INSIDEOUT

La qualità del nostro VideoManifesto per EXPO MILANO 2015  è stata apprezzata al punto che ci è stato chiesto di lasciarla al Vivaio Scuole per inserirla nella programmazione video quotidiana, fino a ottobre (ovvero fino a conclusione dell’esposizione).

Pertanto se passerete nei prossimi mesi da quelle parti troverete InsideOut ad attendervi!

Questo risultato è stato possibile grazie al lavoro instancabile di tutti i ragazzi della redazione (editors compresi: Barbara Favaro e Giovanni Boscaini), al prezioso coordinamento della Prof.ssa Chiara Robazzi (coinvolta attivamente nella gestione del progetto podcast) e grazie al fondamentale supporto del Preside Francesco Mulas (senza il quale il progetto non avrebbe mai potuto realizzarsi).

Celebrare con voi ascoltatori questo nostro goal è doveroso: gli ascolti incredibili ottenuti in questa seconda stagione di programmazione ci rendono orgogliosi e per questo non finiremo mai di ringraziarvi.

Vi comunichiamo, inoltre, che le puntate non saranno 14 bensì 18 e che vi terremo compagnia fino alla fine di luglio… restate sintonizzati!

La redazione di InsideOut

InsideOut 02×13 – SPECIALE EXPO

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Foto by Michele

 

EXPO MILANO  2015 

(articolo by Tommaso)

Come molti di voi sanno l’Esposizione universale di Milano 2015, abbreviato “EXPO”, è stata ufficialmente aperta a tutto il mondo il 1° Maggio e sarà visitabile fino al 31 Ottobre. A questo evento partecipano ben 137 paesi, ognuno dei quali vuole presentare alcuni aspetti della propria cultura al resto del mondo.
Io ho avuto la fortuna di andarci con la mia classe solo dopo una settimana dalla sua apertura e non posso non raccontare della mia visita. Il tema selezionato per l’EXPO è: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, un tema assai complesso per il nostro tempo, un’epoca caratterizzata da un eccesso di sprechi, da malnutrizione e denutrizione.
Ma torniamo alla mia esperienza: all’entrata veniamo subito accolti da un rigido controllo operato tramite metal detector, che per alcuni visitatori può rappresentare una garanzia di sicurezza contro tutti gli attentati possibili ed immaginabili; tutto ciò però, inevitabilmente, fa perdere tempo a tutti coloro che non vedono l’ora di entrare. Già dall’entrata ci si immerge in diversi percorsi tematici e nel complesso mondo dell’alimentazione, dove si ha l’opportunità di compiere un vero e proprio viaggio intorno al mondo, attraverso i sapori e le tradizioni dei popoli della Terra. Tutti i padiglioni si affacciano alle due strade principali, il Cardine e il Decumano, che si inspirano alla struttura degli accampamenti romani e attraverso le quali i turisti si spostano per visitare i padiglioni. Da buon italiano visito per primo il “padiglione Italia” che, nonostante i suoi 35 metri di altezza, non sembra così imponente. Risalta subito la sua colorazione di un bianco accecante e il reticolato di fili che avvolge il padiglione fino a farlo sembrare un nido per uccelli. All’interno del “Palazzo Italia”, come viene chiamato, vengono fatti vedere per la maggior parte filmati emotivi sulle bellezze italiane; impegno apprezzabile, anche se non è facile riuscire a rappresentare una nazione così ricca di tanti aspetti differenti. In definitiva, darei un giudizio più che positivo a questa immensa opera, anche se, a mio parere, il visitatore dovrebbe essere meglio introdotto e accompagnato alle diverse riflessioni che vengono proposte. Una cosa che ho notato durante la mia visita all’Expo è che, per apprezzare veramente ciò che viene proposto, è necessario uno studio preliminare, in quanto le stimolazioni sono tantissime e se non si è preparati si rischia di non notarle nemmeno. Inoltre, non pensate di andare all’Expo e di riuscire a visitare tutti i padiglioni! L’Expo è enorme e occorre prepararsi prima e fare un itinerario in quanto non si può visitarlo tutto in un solo giorno (solo per favi capire la grandezza di questa esposizione vi dico che il terreno utilizzato è di ben 110 ettari).
Mentre camminavo per le varie vie mi veniva da sorridere perché la maggior parte dei visitatori tendeva ad andare nei padiglioni più famosi come Inghilterra, Stati uniti, Russia ecc.. però devo dire che mi sono piaciuti anche i padiglioni meno quotati, come quello del Marocco e dell’Azerbaijan, perché, anche se di dimensioni inferiori, sanno rendere bene le caratteristiche di quei Paesi. Vi do un altro consiglio: non limitatevi ad andare nei luoghi conosciuti da tutti, ma provate anche a visitare i Paesi meno noti.
Fossi in voi andrei assolutamente a dare un’occhiata; innanzitutto perché di esposizioni mondiali sul territorio italiano ce n’è solo una ed è questa e, in secondo luogo, perché la visita è un’esperienza gradevole che rimane nei cuori di coloro che l’hanno sperimentata.
Personalmente, trovo veramente bella l’idea di incontrare tutte queste nazioni riunite in un’unica grande esposizione, al di là di ogni critica possibile penso sia una cosa importante.

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Foto by Tommaso
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Foto by Tommaso

 

 

 

 

 

 

 

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L’Albero della Vita – Foto by Michele